é una vita che ti aspetto

Che poi capitano quei periodi che non scrivi più per un po’ perché ci hai i tuoi casini, perché non trovi l’ispirazione, perchè il buco nell’ozono si allarga e non ti senti più lo stesso.

Però poi ci sono pure i periodi che un po’ l’ispirazione ti torna, e ci hai qualche cosetta da dire che non riguarda il solito elenco di sfighe assortite, e che dell’ozono non te ne frega una cippa .

A questi periodi si aggiungono quelli che non ti pare vero, ma tutto sommato sei contento, perché nonostante i mille casini, mamme, papà, esami e cazzivari c’è qualcuno che ti ama e ti sostiene (e ti sopporta), e non sei da sola. Ecco quei periodi lì mi piacciono parecchio, sono i miei preferiti. E la spiegazione è semplice, razionale non lo so: è solo che i cazzivari non sono più pesanti come prima, capisci che passano, in un modo o nell’altro, e che quella persona che ami così tanto a volte prende quel mattone che hai sullo stomaco, e lo tiene per un po’, per farti respirare. E certe volte ci sono ottime probabilità che quei periodi non finiscano mai.

Le scale è sempre meglio salirle insieme.

~ di pstairs su 16/01/2010.

3 Risposte to “é una vita che ti aspetto”

  1. Vale la pena aspettare una vita per qualcuno che possa finalmente accompagnarti su quelle scale. Perché è bellissimo salirle insieme, tenendosi per mano.

    Auguri 😀

  2. Su, su, dammi il braccio, e posiamo il piede insieme sul prossimo gradino.
    Ti amo. :*

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